THỨ TƯ,NGÀY 22 THÁNG 4, 2020

Non importa affinche non ti abbia,non importa affinche non ti veda

Bởi Nguyễn Hoàng Phong

Cập nhật: 18/08/2022, 02:05

Non importa affinche non ti abbia,non importa affinche non ti veda

Avanti ti livejasmin in linea abbracciavo,prima ti guardavo,ti cercavo tutta,ti desideravo intera.Oggi non chiedo piune alle mani, nemmeno agli occhi,le ultime prove.Di starmi accantoti chiedevo davanti,si, accanto per me, approvazione,si, solo li fuori.E mi accontentavodi toccare perche le tue manimi davano le tue mani,che ai miei occhiassicuravano presenza.colui affinche ti chiedo adessoe di ancora, parecchio di piu,che bacio o guardata:e cosicche tu stia con l’aggiunta di vicinaa me, dentroe il folata e invisibile, pur dandola sua attivita alla candelae la insegnamento equieta, fissa, saldo,fungendo da centroche non vacilla maial vacillante corpodi ardore giacche tremae e la stella,presente e sicura,senza canto e senza contare garbo,nel audacia disponibile,sereno, del lago.colui affinche ti chiedoe soltanto cosicche tu siaanima della mia residente,sangue del mio sanguedentro le vene.Che tu stia mediante mecome il cuoremio perche maivedro, toccheroe i cui battitinon si stancano maidi darmi la mia vitafino a quando moriroe lo carcassa,il ignorato profondodel mio succedere, perche solomi vedra la paese,pero cosicche per vitae quegli che si incaricadi assumersi il mio aggravio,di carne e di sogno,di gioia e di doloremisteriosamentesenza affinche ci siano occhiche in nessun caso lo vedano.colui cosicche ti chiedoe giacche la corporeapasseggera privazione,non sia a causa di noi svista,ne sconfitta, ne errore:ma che come per mepossessione totaledell’anima lontana,eterna parvenza.

(11) Studio Letterario

L’illusione eta violento a sostenerci,ci reggevamo l’uno e l’altro negli abbracci,pregando in quanto durassero gli intenti.Ci promettemmo il nondimeno degli amanti,certi nei nostri spiriti divini.

Mi hai resuscitato dalle scarse originicon richiami di musica divina,mi hai restituzione contrasto di dispiacere,spazio, attraverso la tua vita di ricercaper abitarmi il epoca di un svista.

Vorrei un figlio da te,che tanto una brando lucente,come un successo di alta grazia,che tanto cippo, in quanto tanto ovvero,lievito del mio sanguee cosicche dissolva piu dolcementequesta nostra arsione.

Ah nell’eventualita che t’amo!Lo successo ad ciascuno ventogemmando fiori da qualsiasi fiacco settore,e fiorita son tuttae di tutti offuscamento vo scerpando il mio luttoperche formazione sei della mia carnagione.

Bensi il mio coraggio ferito dall’amoreha volonta di mondarsi vivo,e cosi, dammi un figlio delicato!Un bellissimo fanciulla viticcioda attaccare al mio porzione.

Questa acrobazia lasciate giacche come positivo,non e successo assenza per nessuno,non sono da nessuna porzione,succede soltanto giacche sono felicefino all’ultimo avvallato angolino del centro.

Camminando, dormendo o scrivendo,che posso farci, sono positivo.Sono oltre a smisurato dell’erba nelle praterie,sento la tegumento maniera un asse raggrinzito,e l’acqua al di sotto, gli uccelli sopra apice,il mare appena un anello d’intorno alla mia energia,fatta di vitto e sasso la terral’aria canta modo una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,tu canti e sei canto.Il mondo e al giorno d’oggi la mia animacanto e sabbia, il puro al giorno d’oggi e la tua fauci,lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbiaessere felice,essere conveniente affinche esattamente,perche quiete e fine respiri,essere opportuno motivo guasto il tuo ginocchioed e maniera nel caso che toccassi la carnagione azzurra del cieloe la sua freschezza.Oggi lasciate giacche tanto conveniente, io e basta,con o privo di tutti, abitare opportuno per mezzo di l’erbae la rena avere luogo opportuno unitamente l’aria e la territorio,essere positivo mediante te, con la tua apertura,essere opportuno.

(9) Potessero le mie mani scorrere

Potessero le mie mani sfogliarePronunzio il tuo nomenelle notti mannaia,quando sorgono gli astriper assorbire dalla lunae dormono le fraschedelle macchie occulte.E mi sento vuotodi musica e esaltazione.Orologio matto in quanto suonaantiche ore morte.Pronunzio il tuo nomein questa buio scura,e il tuo reputazione risuonapiu distante in quanto mai.Piu assente di tutte le stellee ancora dolente della dolce pioggia.T’amero maniera alloraqualche avvicendamento? Che colpaha in nessun caso presente mio animo?Se la foschia svanisce,quale modernita sofferenza mi attende?Sara tranquilla e pura?Potessero le mie manisfogliare la luna!

(8) Incanto

Ti do me stessa,le mie notti insonni,i lunghi sorsidi atmosfera e stelle – bevutisulle montagne,la frescura dei mari percorsiverso albe remote.

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